
da “uno” mi travaso nell’altro
oh... numeri,solo numeri
definiti esattamente nel mio cervello
concetti a cui tiro le briglie
staccando l’ombra dal corpo
fatti rilevati e poi sguinzagliati
ad azzannare il riflesso d’un volto
(il mio allo specchio)
“noi siamo la tua voce
e tutto ciò di cui sei capace”
non è vero – state zitti !
che non c’entra l’attenzione,no
quando fluisce è Miele dei dettagli
quando solidifica è Oro della sostanza
io ho bisogno di caldo
e di fluire e di sapere
che se qualcosa di brutto accade
è solo perchè "altro"
possa nascere dalle sue rovine
“noi siamo ciò che chiami Ordine Mentale
senza di noi – scompariresti”
basta – siete solo numeri !
non è questione di abilità,no
quando vive è Meraviglia e brillantezza
quando muore è Invisibile esteriorità
Questo-Mondo è così
non diverso dal tutto,così
proprio come un sogno indipendente
è stato capace d'immaginarlo
effetto che può spaziare
finchè la causa non si manifesti
l'intelligenza dell'Uomo
imprigionata dalle maglie divine
di una Paura che non si spiega
...vaghi palpiti di deboli branchie
“saremo con te sino alla fine”
ah... lasciatemi perdere
voi date troppa importanza
ai ridicoli bisogni umani,no
Spirito Libero (e ricevente),io
ho bisogno di caldo
e di fluire e di sapere perfettamente
il fuggevole attimo presente
nella sua logica immensità

La libertà da ogni certezza illusoria, acquisita mediante il sapere, condanna lo spirito libero alla solitudine, ma non alla tristezza e all'infelicità. Si allontana dunque dall'uomo attivo, e vive totalmente assorto in una solitudine da cui sa attingere letizia intellettuale. La solitudine renderà nobile la sua anima, e cioè capace non tanto di voli alti, quanto di vivere in un ambiente ricco di purezza, moderazione, mitezza, carattere, apportatore di felicità e irradiante felicità; gli consentirà di sperimentare una gioia nutrita da grandezza, calma, solarità, qualità intellettuali provenienti da pensieri che elevano, tranquillizzano e illuminano; e di procedere, nella ricerca della filosofia del mattino, con una passo lieve, quasi senza rumore, fiducioso e spedito, mentre la luce del sole gioca nel suo profondo. (F.W.Nietzsche)