sabato 13 ottobre 2007

1 - rido,rodo e mi rado di rado


mi corrodo da dentro
i miei intoccabili mondi
incastonati nell’immobilità
d’uno stupore eternamente sospeso
[ desidero desiderare ]
mi fuoriescono sbattendo le ali
rosse bestioline scoppiettanti
mentre disamino la fine
la notte è appena all’inizio
e dallo specchio provengono odori
di lavanda e masturbazione
sopra : il macigno della solitudine
sotto : l’apoteosi del dormiveglia
mi arrotolo in tale estasi
di umori sferici prendenti
e principio l’auto-erosione
sconvolto nel turbine
m’avvinghio alle stoffe danzanti
quasi fino a sfaldarle,poi
mi proclamo VIVO e rido

rido,rodo e corrodo
mi rado di rado
tanto presto sarò morto
rimugino contorto
sui caldi cumuli di sale ed ossa
sulle paludi di cemento fossile
di questi giorni malati
devastato da troppa luce
con gli occhi secchi prismi
avanzo le cattedrali del dubbio
prima che l’indifferenza
posi di nuovo
la sua amabile quiete
su queste lagune vaporose

Non potrà mai esserci perfezione
per la mia anima “strana”
ma risate,sì,risate
e mirabolanti cascate
di brevi rosse farfalle...


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il titolo da solo basterebbe a dire che sei un genio.
Un bacio
[Sdos]

dawoR*** ha detto...

se sei Tu a dirmelo,beh... quasi-quasi ci credo :) dawoR***