venerdì 22 febbraio 2008

45 - dialogo dilagante (breve fusione con la realtà)


eh... quanto meno dolce
riesco a scoprirmi poi,fiore sotterraneo
cieco intreccio filamentoso
di delicatissime intelligenze
pensando di essere
ora macumba,ora bacio,ora morte
io – soave clown siderale
pensando di credere
immobile nell’oscurità
le pupille (un tempo curiose)
ora stanche, polverizzate
dall'assolutismo prevaricante
di un’ontonomica razionalità
pensando di fare
cerco un centro di me
dissolto omai da tempo
nelle abusate imposizioni del reale

adesso sento il ragno
passeggiarmi sulla lingua
m’accorgo di come i miei peli
si trasformino in bianchi filamenti
e i pensieri in rose invisibili
e dell’edera che prende i miei libri
e l’abbandono che avvolge me

l’assoluto batte sui suoi tamburi
e dopo aver gettato nella polvere
le loro millenarie maschere
e danzato per me
le mummie vagabonde della dispersione
si sfaldano per la troppa sensibilità
e precipitano petali urlanti
dalla bocca delle bambine
dagli occhi scintillanti d’oro

mi cullino i tuoi artigli
m’annusi il tuo stupore
mi sfami il tuo polisemico bacio
abbattendomi come una cosa finale
sul primordiale marmo dello spirito
proprio lì,dove c’è uno specchio
che non mi riflette
e una corda che non vibra,lì
nello strano luogo dove non indugio
sulle dimensioni della fiducia
da concedere all’amore

pensando di essere
mi faccio dialogo e dilago
nostalgico del sole che non ho
(non potrò mai adorare una teoria)
invece voi - credete ed uccidete
con l’ostentata semplicità
di chi si sente sicuro
di essere ciò che è

martedì 12 febbraio 2008

ogni fiore è un fenomeno mistico

Questi bucaneve
li ho piantati da bambino
e da allora ogni anno
mi preannunciano gioiosi
l’arrivo della primavera


“puoi sentirli cantare”





Ogni fiore è un fenomeno mistico

ma quello più raro

sboccia nella tua consapevolezza !

martedì 5 febbraio 2008

44 - petali di me (donazione segreta)


questi spettri della ragione
che di notte danzano
sopra i miei amati orti
spargendo inconsapevoli semi di sé
coincidendo diabolicamente col reale
sento e soffro / dormendo

questi animali sognatori
che regolano i propri istinti
come se si trattasse di banali appetiti
proponendo quotidiane sfide
al pluralismo delle anime incerte
sento e soffro / dormendo

questi riflessi di gelida luce
che trasportano nuova linfa
attraverso le vene della mia dolcezza
insegnandomi le formule della tolleranza
sento e soffro / dormendo

il mio quadro esteriore
(pacifica prassi antisociale)
è popolato da volti sconosciuti
di piombo che fonde nel mito
anch’io – nobile belva dell’esistenzialismo
scaturisco e mi metto a danzare
quando dallo spazio degli interrogativi
sulle avvertite trasparenze del quotidiano
calano vacillanti ma implacabili
le definitive ombre del razionale
insinuandosi subdolamente
nei dettagli più impensabili
del problematico rettangolo antiumano
posto a mia protezione

se mi guardi ti contamini
se mi vedi sei spacciato
la mia mente vola / la mia mente vola

sento e soffro,mi fondo anch’io
con la terrena relazionalità
ad alimentare la putrida mente dinamica
che s’impone e ci governa
offrendo al suo aguzzo becco
ingordo di braccia e culture
brandelli marci d’avanzate speranze
sento e soffro,non mi riduco
a minuscole questioni di differenza
altro da me,quasi non essendo
dormendo
beata cosa abbandonata - appassisco
insieme al mio fiore parlante